Autore: <span>Giuseppe Lumia</span>

STRAGE DI VIA D’AMELIO: GLI ANNI PASSANO, LA PIENA VERITÀ STENTA A FARSI LARGO MA MAI RASSEGNARSI

19 Luglio 1992. Dopo Capaci, un’altra autobomba squarcia l’aria, sventra i palazzi e strazia la vita di Paolo Borsellino e dei suoi agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo. Anno dopo anno, la ricerca di …

LE ELEZIONI IN FRANCIA. UNO SGUARDO PER CAPIRE E RILANCIARE LE FORZE PROGRESSISTE E DEMOCRATICHE

Dopo gli inglesi anche i francesi hanno scelto di bloccare le forze di destra e di avviare un radicale cambiamento nel modo di agire dei governi. Sembrava, soprattutto in Francia, una missione impossibile. Eppure la partecipazione è stata altissima, la sinistra unita ha vinto le elezioni, la forza di centro è giunta inaspettatamente seconda e l’estrema destra solo …

PRIME RIFLESSIONI SULLE ELEZIONI EUROPEE

IL RISULTATO EUROPEO E LE RICADUTE IN ITALIA 1) Il vento della destra nazionalista, sovranista ed estrema è stato forte. Si è abbattuto sulla fragile e farraginosa democrazia costruita intorno all’Unione Europea. Ma attenzione, non ha avuto la conseguenza nefasta di distruggere del tutto l’assetto politico posto a guida dell’Unione, che si conferma in grado di rifare un …

RUBRICA – TESTIMONI DEL PENSARE E RIPROGETTARE: GIACOMO MATTEOTTI

Il 10 Giugno del 1924 il nefasto fascismo, guidato dal dittatore Mussolini, consuma un ulteriore delitto, che segna un’ulteriore tappa del suo cammino verso la presa totalitaria sulle istituzioni e sulla società.

A Roma, sul Lungotevere, la mattina di quell’assolata giornata estiva, viene rapito con una violenza inaudita Giacomo Matteotti, un prestigioso leader socialista che stava svelando di quali “lacrime e sangue” si nutriva il potere fascista.

Nei pressi di casa sua, Matteotti viene picchiato e sbattuto in macchina, portato fuori alla Capitale, dove il suo corpo viene straziato, e poi ucciso e sepolto.
Si tratta di una sorta di “cronaca di un delitto annunciato”. Il fare concreto e il dire esplicito del leader socialista risultava intollerabile ad un Mussolini che avanzava lungo la rotta dell’assoggettare il Parlamento, del silenziare l’opposizione e del piegare e intimidire la società italiana.

In quel nostro Paese di inizio del Novecento ribollono ideali, idee e progetti di cambiamento. Ci si interroga sulle povertà estreme, sui percorsi di emancipazione, sulla innovazione economica, sulla democratizzazione delle istituzioni, sul ruolo della politica e della cultura nella selezione della classe dirigente e sulla guida delle realtà territoriali e mondiali.

Matteotti, sin da ragazzo, è immerso in queste intemperie dell’avvio del “secolo breve”.
Abbandona presto gli agi della sua famiglia, che gli avrebbero consentito un percorso elitario, benestante e garantito, per scegliere la strada tutta in salita dell’affermazione di un altro modo di pensare e agire: il modello socialista.
Insieme ai suoi due fratelli, abbraccia questa fede nell’emancipazione delle classi popolari. Si dedica anima e corpo a studiare come meglio aiutarle e sostenere la crescita del movimento, che dal basso cresceva giorno dopo giorno con un avvolgente respiro mondiale.

23 MAGGIO 1992: GLI ANNI PASSANO MA LA MEMORIA RIMANE. QUEST’ANNO DEDICHIAMO UN RICORDO SPECIALE A FRANCESCA MORVILLO

Il tempo passa, avvolge nella nebbia e modifica ogni cosa. Ecco perché anche il ricordo dei grandi eventi, quelli che segnano la storia, ha bisogno di essere coltivato con cura, se non vogliamo che cada anch’esso nell’oblio. Sulle stragi di mafia, poi, la memoria rischia di essere fagocitata dalla retorica di maniera delle rievocazioni ufficiali. È un rischio …

LA BIENNALE DELLA LEGALITÀ AD ALPIGNANO, CASELETTE E PIANEZZA: UN PERCORSO PER RILANCIARE L’EDUCAZIONE E LA PROGETTUALITÀ ANTIMAFIA

Per anni e anni nel Centro Nord del nostro Paese hanno prevalso il “negazionismo” prima e il “minimalismo” dopo sulla presenza delle mafie, relegate ai tradizionali territori del Sud. Si è consumato così un errore tragico che ha consentito alle mafie di riciclare denaro e radicarsi nella società e ancor di più nell’economia e nella stessa politica. L’Associazione …

MICO GERACI. UCCISO DALLA MAFIA A CAUSA DEL SUO IMPEGNO PERLIBERARE IL TERRITORIO E PROMUOVERE SVILUPPO E LEGALITÀ

Sembra ieri. La sera dell’8 ottobre 1998, appena atterrato all’aeroporto di Roma,ricevetti una telefonata del mio caro amico e compagno politico Francesco Dolce. Mi diede una notizia che mi squarciò il cuore: hanno ammazzato Mico Mico Geraci cadde a soli 44 anni, pagando caro il suo impegno contro le mafie. Era un politico e sindacalista appassionato e competente, …

IN GERMANIA, A NORIMBERGA, CON GLI JUSOS, I GIOVANI DELLA SPD,PER RIFLETTERE E AGIRE CONTRO LE MAFIE

È stato un incontro molto voluto, ricercato, preparato e condiviso, che si è finalmente svolto a Norimberga, con l’obiettivo di riflettere e comprendere come agire contro le mafie presenti in Germania, in Italia e in Europa. È stato un appuntamento partecipato e ricco di spunti di dialogo e confronto, a seguito di un percorso iniziato lo scorso anno …

LE PERIFERIE URBANE: DA IMMENSO PROBLEMA A OPPORTUNITÀ DI RIGENERAZIONE SOCIALE, AMBIENTALE, EDUCATIVA E CULTURALE. “I MALI DI ROMA” DEL 1974 E “I NUOVI MALI” DI OGGI.

Il Convegno Ecclesiale su “I Mali di Roma” del 1974 è una tappa da conoscere bene per coltivare buone memorie ed ispirare nuove progettualità nell’affrontare la situazione drammatica delle periferie urbane. È stata un’ottima scelta, pertanto, quella del Dipartimento di Comunicazione e di Ricerca Sociale dell’Università “Sapienza” e dell’Istituto di Studi Politici San Pio V di riprendere il …