Autore: <span>Giuseppe Lumia</span>

RUBRICA – TESTIMONI DEL PENSARE E RIPROGETTARE: PADRE PUGLISI

Siamo a ben trent’anni dall’indimenticabile sorriso con cui Padre Pino Puglisi affrontò gli esecutori della sua condanna a morte. Un sorriso disarmante, che ha messo in crisi perfino consumati killer mafiosi del calibro di Salvatore Di Grigoli e Gaspare Spatuzza.

Un sorriso che sapeva accogliere e promuovere amore e liberazione.

Un sorriso non arrendevole e accomodante, tipico dei sempliciotti, ma tutt’altro, sempre consapevole e intelligente, tipico degli uomini impegnati e pieni di fede.

Innanzitutto, mi sento di fare un’affermazione che non deve apparire scontata e paradossale: Padre Pino Puglisi credeva in Dio e nel Prossimo. Sì, quando ci incontrava nelle riunioni di formazione, durante gli esercizi spirituali o nei dialoghi a tu per tu, nelle celebrazioni religiose, le sue parole erano autentiche, espressione coerente della sua profonda fede: una fede solida come la roccia, aperta senza paure al dialogo, pronta alla lotta alle varie ingiustizie, ispiratrice di percorsi di cambiamento interiori e sociali, sempre in ricerca condivisa di cieli e terre nuove.

È stato un “figlio autentico del popolo”. È nato nel 1937, lo stesso giorno che fu ucciso, il 15 Settembre, nel quartiere umile di Brancaccio, da una famiglia onesta e semplice, il papà calzolaio, la mamma sarta. Brancaccio è un quartiere popolare di Palermo carico di contraddizioni e di potenzialità. Padre Puglisi sapeva infatti quanto erano radicate e pericolose le contraddizioni, così pure come era alla portata educativa e sociale stimolarne le potenzialità.

CARLO ALBERTO DALLA CHIESA. UNA STORIA DRAMMATICA E UN ESEMPIO ANCORA STIMOLANTE PER RILANCIARE LA LOTTA ALLE MAFIE

Il 3 Settembre è un giorno spartiacque. In questo giorno, nel 1982, viene ucciso a Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, la personalità più adatta in quel momento storico per colpire la ferocia e la capacità collusiva di cosa nostra e in particolare del gruppo in ascesa al suo interno dei corleonesi di Riina, Provenzano e Bagarella. Con lui …

STUPRI E VIOLENZE ALLE DONNE. GIUSTA L’INDIGNAZIONE, MA NON BASTA!

Certo, l’indignazione sugli stupri di Palermo e di Caivano è la prima molla. La coscienza deve morderci, scatenare interrogativi, voglia di agire e di ben operare. Diversamente è falsa coscienza. Dura poco, in attesa del prossimo stupro che nel frattempo si consuma tanto nei contesto urbani degradati e soffocati dalle movide o nei contesti dorati frequentati dalle buone …

DIALOGO SUI TRAVAGLI DELLA FEDE. La Trasfigurazione di Gesù e il fungo atomico di Hiroshima. I due sentieri del cammino dell’umanità

La Pentecoste è una vera e propria festa. Si celebra di domenica e nel calendario liturgico si pone al cinquantesimo giorno dalla Pasqua. Il colore dominante è il rosso. Da piccolo, ricordo i petali di rose rosse che venivano lanciati per evocare la discesa dello Spirito Santo sul capo dei discepoli. Viene celebrata non solo dalla Chiesa cattolica, ma anche dalla Chiesa ortodossa e dalle Chiese protestanti. Come la Pasqua, la Pentecoste si propone di arricchire un’altra importante festa giudaica, nella quale si commemoravano la manifestazione della legge divina, avvenuta sul Sinai durante l’Esodo, e l’offerta delle primizie delle messi. Abbiamo più volte dialogato sul pensare e dire Dio oggi, dentro i nostri tempi così travagliati e convulsi, carichi di drammi devastanti ma pure, a saper scorgere, di speranze straordinarie.La Pentecoste ci aiuta a comprendere come vivere in questo Tempo ambivalente dell’umanità, alla ricerca di “cieli e terre nuove”. Non è azzardato pensare alla Pentecoste come il Tempo in cui l’Amore di Dio decide di non lasciarci più.

RIGENERARE L’IMPEGNO ANTIMAFIA. È TEMPO PER RIPENSARE E RIPROGETTARE IL SUO CAMMINO

È uno dei momenti più difficili per L’Antimafia. Certo, il suo percorso non è mai stato semplice e condiviso. Non è mai scattato quel coinvolgimento collettivo positivo che si verificò contro il Terrorismo. L’Antimafia ha sempre subito ostracismi e mascariamenti. Oggi, subisce un’aggressione esplicita, sfrontata, ricorrente e sistematica. In effetti, si scontano errori anche gravi, ma nessuno di …

19 LUGLIO 1992, LA STRAGE DI VIA D’AMELIO. ANCH’ESSA UNA STRAGE CHE ANCORA SANGUINA SULLA VITA DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA

Quest’anno la ricorrenza della Strage di Via d’Amelio è abbastanza infuocata non solo per il caldo torrido che impazza. Ci sono problemi seri e irrisolti sul significato e sulle responsabilità da attribuire alla stagione stragista ‘92 e ‘93. Agenda Rossa, Trattative, Apparati, Depistaggi, Appalti… Che cosa successe realmente? Cosa scatenò in cosa nostra quella strategia devastante nel passaggio …

PADOVA E IL VOLONTARIATO: UN ESEMPIO PREZIOSO DA VALORIZZARE E NON SOFFOCARE NEL RAPPORTO CON LE ISTITUZIONI

A Padova un altro miracolo vive nella quotidianità: si tratta delle attività capillari del Volontariato organizzato. Dietro c’è amore, educazione e cultura che scorre nelle vene antiche di questa straordinaria Comunità. Ma c’è anche una dimensione corretta e feconda: si tratta del rapporto tra Volontariato organizzato e Istituzione Locale. Il 14 e 15 luglio, si sono svolte due …

MISSIONE UMANITARIA A ODESSA – 31 MAGGIO/3 GIUGNO 2023

Perché una Missione Umanitaria in un contesto così travagliato e rischioso a sostegno dei civili? Semplice, stare a guardare passivamente non è nella coscienza e nella cultura del Volontariato, un’esperienza “dell’essere fare” e “dell’essere cambiamento” che si forgia dentro i drammi e le speranze dell’umanità. Neanche ci si può limitare a dissertare criticamente da lontano sulle sofferenze del …

150° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI ALESSANDRO MANZONI: LETTURA MAGISTRALE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Il Presidente Sergio Mattarella si è cimentato con una lettura magistrale del pensiero e delle opere di Alessandro Manzoni.

È una lettura ricca di stimoli per coltivare una buona memoria di un letterato così importante per la storia del nostro Paese. Ma è anche una lettura che fa sgorgare molte riflessioni per quanti sono impegnati nel ripensare e riprogettare il cammino della nostra Democrazia e della nostra Europa. Leggere le parole del Presidente può fare solo del bene alla mente e al cuore in questo momento storico così travagliato…