Categoria: <span>Lotta alle mafie</span>

RUBRICA – TESTIMONI DEL PENSARE E RIPROGETTARE: FELICIA IMPASTATO,UNA STORIA ESEMPLARE, PIENA DI DOLORE E DI SPERANZA

Nella lotta alla mafia, molte donne hanno avuto un ruolo prezioso, seppur costellato di sofferenze inenarrabili e di amarezze ripetute. Sono storie trascurate e spesso sottovalutate, come è successo anche alle donne partigiane che hanno preso parte alla Resistenza.

C’è una donna che merita di essere posta al centro della memoria antimafia: Felicia Impastato.
La sua vita è carica di dolore struggente ma anche di speranza liberatrice.
Conoscere la sua storia fa bene a tutti, in particolare alle nuove generazioni. È tuttora una fonte viva di ispirazione per quanti pensano che le mafie sono una minaccia devastante per la propria libertà e per il cammino di legalità e sviluppo di una democrazia che vuole essere seria e coerente.

Non posso dimenticare un giorno in particolare che mi ha segnato per sempre: il 6 dicembre del 2000, giorno della votazione della Relazione sul caso Impastato nella Commissione Parlamentare Antimafia di cui ero presidente. La seduta di quella mattina ha segnato la storia del Parlamento: per la prima volta si riconosceva ufficialmente un depistaggio di Stato e si ammettevano responsabilità istituzionali nell’occultare il movente mafioso della barbara uccisione di Peppino Impastato.
La Relazione fu approvata e condivisa. Un raggio di sole ha squarciato il drammatico lavoro della nostra storia democratica, spesso afflitta da grigiore e ombre nere su tantissimi delitti politico-mafiosi.

IL FIGLIO DI RIINA CONTINUA NEL SUO TENTATIVO DI RIPRENDERE RUOLO E POTENZA. SAREBBE UN ERRORE GRAVISSIMO LASCIARLO FARE.

Siamo alla seconda uscita pubblica Salvuccio Riina, il figlio del boss. È stato un errore pensare che la prima uscita, pubblicato sui social nell’agosto scorso, fosse una boutade da non prendere sul serio. Per evitare dubbi, questa volta Salvuccio Riina si è riproposto in modo ancora più diretto, facendo riferimento esplicito e con entusiasmo al papà boss Insomma, …

GLI ULTRAS E LE COLLUSIONI, IL TIFO STRUMENTALIZZATO E LE RESPONSABILITÀ DELLE SOCIETÀ. ADESSO SERVONO RIFORME RADICALI.

Anch’io appartengo ai milioni di tifosi che sentono dentro la passione per la propria squadra di calcio. Vedere una partita in tv fa soffrire ma il tifoso non può farne a meno. Andare allo stadio è tutto un rito emozionante. Parlare di tattica, moduli e schemi è appassionante e spesso accende la discussione. Ma da tempo qualcosa non …

PASSANO GLI ANNI MA L’ESEMPIO DEL GENERALE DALLA CHIESA RIMANE VIVO.

3 Settembre 1982: siamo a ben quarantadue anni da quando fu appeso il cartello con la scritta “qui è morta la speranza dei cittadini onesti”, in Via Isidoro La Lumia, dopo la barbara uccisione del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, della sua giovane moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente di scorta Domenico Russo. Non si può dimenticare. Allora …

STRAGE DI VIA D’AMELIO: GLI ANNI PASSANO, LA PIENA VERITÀ STENTA A FARSI LARGO MA MAI RASSEGNARSI

19 Luglio 1992. Dopo Capaci, un’altra autobomba squarcia l’aria, sventra i palazzi e strazia la vita di Paolo Borsellino e dei suoi agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto fu l’agente Antonino Vullo. Anno dopo anno, la ricerca di …

23 MAGGIO 1992: GLI ANNI PASSANO MA LA MEMORIA RIMANE. QUEST’ANNO DEDICHIAMO UN RICORDO SPECIALE A FRANCESCA MORVILLO

Il tempo passa, avvolge nella nebbia e modifica ogni cosa. Ecco perché anche il ricordo dei grandi eventi, quelli che segnano la storia, ha bisogno di essere coltivato con cura, se non vogliamo che cada anch’esso nell’oblio. Sulle stragi di mafia, poi, la memoria rischia di essere fagocitata dalla retorica di maniera delle rievocazioni ufficiali. È un rischio …

LA BIENNALE DELLA LEGALITÀ AD ALPIGNANO, CASELETTE E PIANEZZA: UN PERCORSO PER RILANCIARE L’EDUCAZIONE E LA PROGETTUALITÀ ANTIMAFIA

Per anni e anni nel Centro Nord del nostro Paese hanno prevalso il “negazionismo” prima e il “minimalismo” dopo sulla presenza delle mafie, relegate ai tradizionali territori del Sud. Si è consumato così un errore tragico che ha consentito alle mafie di riciclare denaro e radicarsi nella società e ancor di più nell’economia e nella stessa politica. L’Associazione …

MICO GERACI. UCCISO DALLA MAFIA A CAUSA DEL SUO IMPEGNO PERLIBERARE IL TERRITORIO E PROMUOVERE SVILUPPO E LEGALITÀ

Sembra ieri. La sera dell’8 ottobre 1998, appena atterrato all’aeroporto di Roma,ricevetti una telefonata del mio caro amico e compagno politico Francesco Dolce. Mi diede una notizia che mi squarciò il cuore: hanno ammazzato Mico Mico Geraci cadde a soli 44 anni, pagando caro il suo impegno contro le mafie. Era un politico e sindacalista appassionato e competente, …

IN GERMANIA, A NORIMBERGA, CON GLI JUSOS, I GIOVANI DELLA SPD,PER RIFLETTERE E AGIRE CONTRO LE MAFIE

È stato un incontro molto voluto, ricercato, preparato e condiviso, che si è finalmente svolto a Norimberga, con l’obiettivo di riflettere e comprendere come agire contro le mafie presenti in Germania, in Italia e in Europa. È stato un appuntamento partecipato e ricco di spunti di dialogo e confronto, a seguito di un percorso iniziato lo scorso anno …