TRENT’ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI: DALL’ ANTIMAFIA DEL “GIORNO DOPO” ALL’ANTIMAFIA DEL “GIORNO PRIMA”

TRENT’ANNI DALLA STRAGE DI CAPACI: DALL’ ANTIMAFIA DEL “GIORNO DOPO” ALL’ANTIMAFIA DEL “GIORNO PRIMA”

Giornate intense, giornate piene, giornate impegnative. Devono servire per ripensare e riprogettare, diversamente rischiano di essere l’ennesima occasione perduta!

Dopo la morte di Falcone, sono tutti d’accordo con le sue idee. Dopo la sua morte, tutti lo celebrano come un eroe. Dopo la sua morte, tutti affermano di averlo conosciuto personalmente. Dopo, dopo…

In realtà, prima era preso di mira da gelosie e invidie; prima, addirittura era colpito da maldicenze e “mascariamento”; prima, le sue proposte erano considerate lesive della Costituzione e dei diritti umani; prima, non era ritenuto idoneo a guidare il Pool Antimafia di Palermo. Prima, prima…

Ecco, allora, la prima scelta da fare: spostare la strategia Antimafia dal “Giorno Dopo” al “Giorno Prima”.

Prima di smantellare la legislazione Antimafia del “doppio binario”.

Prima di isolare chi si batte contro le mafie con il perverso gioco delle “menti raffinate”.

Prima che nei quartieri delle città il degrado sociale prenda il sopravvento e crei il brodo di cultura delle mafie.

Prima di lasciare le opere pubbliche in balia delle imprese colluse.

Prima di assecondare il voto di scambio politico-mafioso.

Prima di fare spallucce di fronte ai capitali mafiosi e al riciclaggio internazionale.

Prima di abbandonare le aree interne al loro destino tagliando lo Stato di Prossimità: scuole, servizi sanitari, tribunali.

Con questo approccio dell’Antimafia del “Giorno Prima” mi sono reso disponibile al dialogo con i giovani.

Venerdì 20 maggio, sono stato in collegamento da remoto con una rete di ragazzi di liceo e università, su iniziativa del Don Bosco di Palermo, con la partecipazione di studenti universitari di Milano e Bergamo.

Sabato 21 maggio, sono stato con Giovanni Impastato ad incontrare i giovani dei Comuni della Val di Susa in Piemonte, ad Alpignano.

*Foto: la locandina dell’iniziativa con le scuole dei Comuni della Val di Susa
*Foto: ad Alpignano con Giovanni Impastato, gli studenti, le autorità locali

Oggi, lunedì 23 maggio, trentesimo anniversario della strage di Capaci, ho partecipato a un’iniziativa a Cascina, in Toscana, con 500 studenti di diverse età, dalla terza media al liceo, e poi sono stato in video collegamento con altre classi di studenti di Schio, in Veneto.

* In foto: la locandina dell’iniziativa con gli studenti di Cascina
*In foto: i 500 studenti di Cascina

Tutti questi ragazzi, naturalmente, prima della importante ricorrenza di oggi, hanno fatto un percorso progettuale, grazie ai loro motivati e bravissimi insegnanti, per evitare iniziative episodiche che lasciano il tempo che trovano.