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DIALOGO SUI TRAVAGLI DELLA FEDE, LETTERA DEL 10 MAGGIO: PAPA LEONE XIV, LO STUPORE INIZIALE, LA SCELTA SOCIALE E LE PRIME TRACCE DI IMPEGNO

Chi poteva mai pensare che, con poche votazioni e in soli due giorni, i Cardinali convenuti nel Conclave dai punti più disparati della Terra riuscissero a far sgorgare l’agognata fumata bianca e a far pronunciare, nel tripudio di indimenticabili emozioni, le fatidiche parole “habemus Papam!”.

Con lo stupore un po’ di tutti, anche dei più esperti vaticanisti, Leone XIV è stato posto alla guida della Chiesa.

In questa scelta si concentrano diverse novità: il primo Papa nato negli Stati Uniti, il primo Papa Agostiniano, il primo Papa Vescovo e cittadino Peruviano.

La sorpresa è stata grande e subito ha scatenato altrettanta curiosità. Tutte le varie letture di potere, ecclesiastiche e politiche, che inevitabilmente vanno comunque valutate, sono state ancora una volta spiazzate dall’azione dello Spirito Santo che soffia dove vuole e verso quelli che meno ci si aspetta.

Capiremo man mano quanto pesano i vari contesti geografici, formativi, spirituali, teologici, pastorali in cui è cresciuto e maturato Robert Francis Prevost.

RUBRICA – TESTIMONI DEL PENSARE E RIPROGETTARE: IL MIO RICORDO DI PAPA FRANCESCO

Il Papa venuto da lontano, quasi dalla fine del mondo, ci ha lasciato. Sentiamo in tanti un vuoto dentro, fin dall’annuncio della sua morte si è diffusa una profonda tristezza. Era necessaria una sua presenza ancora per qualche anno, per consolidare il rinnovamento da Lui avviato all’interno della Chiesa e per accompagnare ancora per un tratto l’umanità lungo le sfide più drammatiche che sono in corso.

Ma questo è anche il tempo per gioire, nella consapevolezza dell’importanza del suo innovativo pensiero e del suo infaticabile impegno, che possiamo sintetizzare con una frase: Papa Francesco ha squarciato i tanti veli che coprivano il nostro sguardo, soffocavano il nostro cuore e disorientavano le nostre menti.

Eh sì, è un Papa che ha fatto cadere il velo del “dio potere”, del “dio denaro”, del “dio dell’esclusione”, in modo da liberare gli occhi e consentirci di vedere chiaramente la radice dei vari mali che ci affliggono, per sciogliere i cuori di pietra e rigenerare sane passioni e condivisioni ideali, per risvegliare le menti e renderle capaci di consapevolezza e progettualità verso cieli e terre nuove, per rimettere in cammino le gambe della solidarietà e della prossimità, per scuotere le classi dirigenti e incalzarle sulle istanze decisive della Pace, della Giustizia, della Salvaguardia del Creato.

Mi piace raccontare Papa Francesco attraverso la mia esperienza e la percezione che ho avuto del Suo pontificato.

PAPA FRANCESCO ROMPE GLI INDUGI E APRE ALLE UNIONI CIVILI: UNA SCELTA CORAGGIOSA DI PORTATA STORICA. ANCHE IN PARLAMENTO ALLORA SI DISCUSSE DELL’APPROCCIO PRO FAMIGLIA.

Papa Francesco ha rotto gli indugi e ha aperto alle Unioni Civili. Non vi nascondo la commozione profonda che sto provando. In queste ore la mia mente è tornata a quelle giornate in Parlamento e alla battaglia che abbiamo portato avanti per fare approvare anche in Italia una legge moderna e avanzata sulle Unioni Civili insieme alla senatrice …

4 OTTOBRE, GIORNATA DEDICATA A SAN FRANCESCO. CHE COSA CI INSEGNA PAPA FRANCESCO CON LA SUA ENCICLICA “FRATELLI TUTTI”

Il 4 Ottobre è una giornata importante. Sicuramente è un giorno in cui ci si ricorda di fare gli auguri alle donne e agli uomini che si chiamano Francesca e Francesco.  Ma è anche una giornata in cui si sommano tanti significati che ruotano intorno alla storia intramontabile di Francesco d’Assisi, un frate che con la sua umiltà …