LA SALUTE MENTALE: PARLIAMONE E AGIAMO. STARE IN SILENZIO E FERMI FA SOLO DEL MALE A CHI SOFFRE

LA SALUTE MENTALE: PARLIAMONE E AGIAMO. STARE IN SILENZIO E FERMI FA SOLO DEL MALE A CHI SOFFRE

La salute mentale deve ritornare al centro del dibattito sociale e culturale, come pure deve riprendere forza nella scelta delle politiche pubbliche nella sanità.

Il fenomeno cresce soprattutto tra i giovani. Le indagini condotte da Ipsos nel 2022 in 34 Paesi, tra cui l’Italia, rivelano che la salute mentale è il secondo problema di salute percepito dai cittadini nel proprio Paese (il primato è ovviamente detenuto dal Covid 19).

Allora questa giornata è l’occasione preziosa per ripensare e riprogettare il cammino della Salute Mentale.

Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Questo tema mi sta a cuore. Ho sempre agito per dare una mano, nel Volontariato e in Parlamento.

È un Giornata da vivere con un piglio progettuale e operativo: parlarne per riflettere, agire per migliorare, costruire per prevenire e curare.

PRIMA AZIONE: LIBERARSI DELLO STIGMA. Paura e vergogna prendono spesso il sopravvento quando si avvertono i primi sintomi, quando arriva alle spalle la depressione o si è assaliti dagli attacchi di panico. Se non si riesce a superare il problema dello stigma, ci si ammala più facilmente e si perde tempo utile e prezioso di cura.

SECONDA AZIONE: POTENZIARE I SERVIZI. Abbiamo i migliori servizi integrati tra cura farmacologica e terapia psicologica. Ma abbiamo tutt’ora un grave deficit di operatori sanitari: mancano ben 5.000 unità. Ecco, copriamo il deficit di personale e avremo migliori risultati.

TERZA AZIONE: PREVENIRE È SEMPRE IMPORTANTE. È chiaro che sia il malessere sociale in genere che quello personale contribuiscono al diffondersi del disagio mentale. E il disagio mentale, se non è preso per tempo, spinge verso la malattia mentale. Bisogna allora conoscere e prevenire l’insorgere della patologia. Investire sulla prevenzione fa sempre bene!

QUARTA AZIONE: CURA E SOSTEGNO SOCIALE DEVONO ANDARE INSIEME. Il disagio e la malattia mentale non si devono affidare soltanto ai pur indispensabili farmaci e alla preziosa psicoterapia. Anche le politiche sociali devono fare la propria parte per recuperare le persone con il lavoro e la socialità, in modo che si sentano parte della comunità e non isolate o addirittura discriminate, chiuse nel loro dramma personale e familiare.

Per approfondire:

Ho sottoscritto una petizione per il Manifesto della Salute Mentale, che può aiutare a capire di più e meglio la situazione attuale e il percorso comune che dobbiamo intraprendere

  • Per firmare la Petizione clicca QUI

Il sondaggio internazionale Ipsos ha indagato le opinioni dei cittadini riguardo la propria salute mentale e fisica e le percezioni in merito all’importanza attribuita dal sistema sanitario del proprio Paese

  • Per l’indagine Ipsos clicca QUI

Per chi volesse approfondire il mio impegno in sede parlamentare, può leggere la Relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva che anni fa la Camera ha approvato all’unanimità su mia proposta

  • Per leggere la Relazione clicca QUI