LUNEDI 1 DICEMRE
Nella diretta RVS di oggi, Giuseppe Lumia, intervistato da Claudio Coppini e Roberto Vacca, commenta i principali fatti del giorno.
I temi affrontati nella puntata odierna:
- Cisgiordania: l’aggressione ai volontari italiani squarcia il velo di silenzio
Tre volontari italiani e una volontaria canadese sono stati aggrediti vicino a Gerico da dieci coloni mascherati. Un’aggressione grave che però non li piega: torneranno a sostenere i palestinesi in un territorio su cui è calato il silenzio.
I due livelli che devono procedere insieme: la diplomazia dal basso, fatta dal volontariato e dalla scelta di “essere cambiamento” e la responsabilità delle istituzioni e della diplomazia, che devono smettere di giocare col fuoco e di strumentalizzare i conflitti.
- Il viaggio di Papa Leone XIV e la missione delle Chiese
Il viaggio di Papa Leone XIV si muove su due piani.
Il primo è ecumenico: tutte le fedi e le Chiese devono entrare in campo, unite, presenti concretamente nei territori, per sostenere i percorsi di pace.
Il secondo è politico-diplomatico: chiedere alle istituzioni e alla diplomazia di svegliarsi, perché in gioco c’è il destino dell’umanità e la salvaguardia del creato.
- Attacco a La Stampa: un segnale allarmante
L’attacco alla redazione torinese de La Stampa va condannato in modo unanime e severo.
Violentare lo spazio della libertà di stampa non è solo un atto gravissimo sul piano civile: è un reato.
Nei momenti di tensione, le frange estreme riaffiorano: vanno isolate, non strumentalizzate da chi, dentro il potere, mira a una deriva autoritaria.
- Ucraina: un negoziato difficile e un’Europa che prova a contare
l quadro resta preoccupante, anche per la posizione degli Stati Uniti.
Il destino dell’Ucraina riguarda non soltanto due popoli, ma il futuro dell’Europa e dell’ordine internazionale.
C’è però un dato positivo: l’Europa, pur “sgangherata”, ha iniziato a puntare i piedi e a spingere verso un negoziato più serio.
Una pace ingiusta è sempre l’anticamera di un’altra guerra.
E per incidere davvero serve un’Europa più federale, capace di intervenire sugli equilibri internazionali.
- Finanziaria: una manovra che non definisce il Paese
l paradigma attuale della discussione si concentra sull’aumento delle pensioni minime: 3,13 euro per chi vive con una pensione “da fame”.
Questo dato da solo rivela una manovra che, anche secondo parte della maggioranza, non traccia un profilo del Paese e non tutela fasce deboli e ceto medio.
- Giovani e violenza di genere: un vuoto educativo che emerge
Il caso del liceo classico di Roma, con la “lista degli stupri”, mostra un vuoto devastante: riemergono culture patriarcali e si intrecciano con nuove forme di violenza prive di senso.
Uno scenario che richiederebbe una scuola motivata, attrezzata e capace di reagire, perché è lì che il tessuto sociale può essere ricostruito.