UN ALTRO SCEMPIO ALLA MEMORIA VIVA DELLA GIOVANISSIMA GRAZIELLA CAMPAGNA, UCCISA DA UNA MAFIA POTENTE E SPIETATA

UN ALTRO SCEMPIO ALLA MEMORIA VIVA DELLA GIOVANISSIMA GRAZIELLA CAMPAGNA, UCCISA DA UNA MAFIA POTENTE E SPIETATA

In questi giorni, una notizia mi ha fatto raggelare il sangue: è stato assegnato alla semilibertà Giovanni Sutera, uno dei killer di mafia che uccise Graziella Campagna.

La notizia rischia di passare in sordina in un momento storico così travagliato e con una lotta antimafia che sconta difficoltà enormi ed errori preoccupanti.

Graziella Campagna era una ragazzina, spazzata via come un fuscellino dalla barbarie mafiosa nel 1985. Lavorava in una lavanderia in Provincia di Messina. Si imbatté involontariamente in un documento di un cliente, che risultò essere un potentissimo boss mafioso, Gerlando Alberti junior, allora latitante in quella zona.

Fu rapita, sottoposta a violenza e uccisa dopo poche ore.

Il fratello, Piero Campagna, non si è arreso al dolore struggente e in grado di squarciare qualunque esistenza. Insieme all’avvocato Fabio Repici, ha portato avanti una lunga ed estenuante lotta per la verità. Anch’io, insieme ad altri, vi ho partecipato con passione e rigore. Come relatore, ho ricordato questa tragica vicenda anche nella Relazione conclusiva di minoranza della Commissione antimafia della XIV Legislatura.

Nella parte finale di questo mio articolo, trovate alcuni miei interventi riportati dalla stampa nel corso degli anni.

Oggi dobbiamo segnare un’altra mortificante battuta d’arresto ma la lotta per dare giustizia a Graziella e ai suoi familiari deve andare avanti. Altroché!

A chi volesse capire di più cosa è successo e cosa bisognerebbe fare, consiglio questo articolo puntuale e documentato dell’avv. Fabio Repici:

Di seguito i miei interventi sulla stampa: