Il percorso è senz’altro tutto in salita e pieno di insidie e pericoli. Ma dobbiamo sentirci impegnati con una una modalità etica-sociale-politica che in questa crisi epocale semini buone idee e pratiche di cambiamento.
Successe così nel 1941 a Ventotene quando mentre sembrava tutto perduto si seppe gettare lo sguardo oltre l’esistente terribile e ingiusto della Seconda Guerra Mondiale per aprire l’Europa ad una dimensione inedita di pace e unità.
Successe così anche nel 1942, nella Londra martoriata da continui e rovinosi bombardanti, William Beveridge seppe elaborare l’idea-progetto dello “Stato Sociale” che prese l’avvio nell’immediato dopo guerra sino a cateterizzare una virtuosa specificità dell’Europea.
A Firenze, il 29 Marzo abbiamo organizzato un incontro proprio sul futuro dell’Europa intitolandolo significativamente “Stati Uniti d’Europa, un utopia necessaria”.
Si è voluto chiamare al dialogo e al confronto progettuale i rappresentanti delle istituzioni del Parlamento Europeo, delle varie realtà del Federalismo Europeo e della vita sociale del Volontariato e del Terzo Settore.
Lo spazio che ha ospitato questo importante consesso è stato la Sala Capitolare dell’Abbazia di Santo Spirito a Firenze, dove hanno fatto capolino i “dialoghi Agostiniani” e i più importanti artisti del susseguirsi della storia come Petrarca, Boccaccio, Michelangelo…
Oggi, i Padri Agostiniani sono impegnati a restituire una parte del Convento alla promozione sociale e culturale dei giovani piuttosto che subire la scelta di trasformare questo sito meraviglioso in una realtà speculativa.
L’Incontro è stato molto partecipato e ricco di esperienze e riflessioni di taglio federalista a livello europeo.
Si è deciso di andare avanti con un’altra tappa da realizzare a Napoli nella stupenda cornice del Palazzo che ospita la Fondazione Stati Uniti del Mondo.
A seguire il mio intervento che delinea i vari aspetti analitici e strategici del percorso da compiere nel realizzare la Fase Costituente degli Stati Uniti d’Europa.
